Lunedì, 07 Novembre 2022 09:26

Lettera al Direttore -  I morti sulle strade. In evidenza

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Parma, 6 novembre 2022 –

Egregio Direttore, negli ultimi mesi il numero degli incidenti stradali è aumentato in una maniera preoccupante, il più delle volte le vittime sono giovani e giovanissimi.

 

Sembra che l’uso di smartphone alla guida sia la principale causa dei sinistri, sulla pericolosità dell’utilizzo del cellulare al volante del resto non ci sono dubbi, nel momento in cui guardiamo sullo schermo di questo dispositivo, non poniamo attenzione alla strada di fronte a noi, questo si traduce di fatto in decine e decine di metri percorsi al buio, per non parlare dell’abuso di alcol e droghe. Poi la velocità eccessiva, rientra a pieno titolo nelle più comuni cause di incidenti, viaggiare oltre i suoi limiti significa aumentare gli spazi di frenata, rendendo più difficile il controllo dell’auto.

Oltre ad attività di tipo preventivo, educativo e informativo, è necessario anche migliorare le infrastrutture, oltre ai controlli da parte delle forze dell’ordine per prevenire gli incidenti, occorre dissuadere dall’infrangere le regole.

Bene agli autovelox ma anche misure "più stringenti", è necessario  sensibilizzare le persone, "già dalla scuola dell'obbligo",  sul tema della sicurezza stradale, intesa non solo come l’imposizione di un insieme di regole da rispettare, ma come il risultato di un comportamento etico che dia il giusto valore alla vita e alla persona umana. Siamo in un Paese in cui non c'è molto rispetto delle regole, nella fattispece dei passanti, considerati come "soggetti che fanno arrivare tardi", visto anche l'aumento di vittime sulle strisce pedonali e marciapiedi, l'unica idea sarebbe mettere una sorta di autovelox ai passaggi che fotografi e multi chi non rispetta il codice.

La strada è di tutti e attraverso la conoscenza del suo Codice, s’impara ad essere più prudenti nel percorso, prendendo il Pedibus, andando in Biblioteca o a praticare sport. Poi si continua a mettere al centro l’automobile e non la persona, le politiche di  Paesi più virtuosi ci dicono che una città può essere accogliente, anche se ci permette di scegliere liberamente con quale mezzo muoversi, (col monopattino, a piedi, in bicicletta, in macchina, in scooter o col mezzo pubblico), e di sentirci sicuri perché sono rispettati e garantiti i diritti di tutti.

Una mobilità fondata sull’uso esclusivo dell’automobile per gli spostamenti della vita quotidiana, si ripercuote pesantemente sul capitale sociale e sulla sicurezza della popolazione.

Le istituzioni debbono promuovere nuove politiche sulla mobilità, che siano in stretta relazione alla vivibilità, alle politiche per il rispetto dell’ambiente che favoriscano una qualità della vita diversa delle nostre comunità, un’informazione e una formazione che renda tutti più responsabili, più attenti e più rispettosi della strada e nella strada.

Poi la Pandemia che ha cambiato completamente le nostre vite da quasi due anni, luoghi e metodi tradizionali di socialità sono stati fermati, ne stiamo vedendo le conseguenze, i ragazzi fumano e bevono anche perché non sanno come divertirsi. Sarebbe opportuno però che in sede processuale non siano più accettabili, il patteggiamento e il rito abbreviato per l’omicidio stradale.

Infatti, senza l’applicazione della pena prevista, le vittime purtroppo, saranno destinate ad aumentare.


Firmato R. B.